Bugatti EB110 del 1991 è un modello di fascia media, con dettagli accurati. Un bel modello in scala 1/12 da collezione.

La Bugatti nasce in Francia ed è una nota principalmente per le sue
Bugatti Storia di un grande marchio italo francese
autovetture sportive.
Venne fondata nel 1909 dall’emigrato italiano Ettore Bugatti e produsse automobili fino al 1963. Nel 1987 i diritti del marchio vennero acquistati da Romano Artioli (imprenditore italiano originario di Mantova), che riprese la produzione di vetture fondando la società italiana Bugatti Automobili.
La società durò fino al 1995 quando Bugatti cessò definitivamente di esistere.
Dai primi anni del 2020 quello che rimane di Bugatti è sotto il marchio Volkswagen.
La produzione automobilistica di Ettore Bugatti era incentrata su alcuni principi fondamentali: lusso, eleganza, leggerezza e velocità. Non ci dovevano essere compromessi: siamo nei primi anni del 1900 e da poco Henry Ford aveva introdotto oltreoceano il concetto di democratizzazione dell’automobile dando una visione di automobile “per tutti”.
Il primo modello a recare il marchio Bugatti fu la Tipo 13: la Bugatti si fece notare immediatamente per la bellezza delle vetture, leggere e sportive ottenendo buoni risultati in alcune competizioni.
Durante la prima guerra mondiale, l’attività della fabbrica automobilistica si ridusse alla produzione di motori aeronautici: per questo motivo la Bugatti divenne uno dei bersagli strategici delle aviazioni dei paesi nemici della Germania.
Alla fine della guerra non era rimasto più nulla tanto che Ettore Bugatti dovette vendere molti dei suoi brevetti per poter avere il denaro per ricostruire e riavviare la sua attività.
Ripartendo dal motore Tipo 16, la Bugatti riprese la produzione di automobili tanto da arrivare a vincere delle competizioni sportive negli anni 20 del 1900. Nel 1926 viene immessa sul mercato la Bugatti Tipo 41 “Royale” così chiamata perché destinata solo a monachi.
La “Royale” fu la vettura con cui Ettore Bugatti annunciò la sua volontà di entrare di prepotenza nel settore delle vetture di gran lusso e dedicarsi quasi esclusivamente a tale segmento di mercato.
I tardi anni 1930 videro l’affermazione della Bugatti alla 24 Ore di Le Mans nelle edizioni del 1937 e del 1939.
Nel 1937 Ettore Bugatti lasciò le redini della sua azienda al figlio Jean il quale però morì nel 1939 in un incidente stradale, pochi mesi prima dello scoppio della seconda guerra mondiale.
Ancora una guerra e ancora anni estremamente difficili per Ettore Bugatti e gli altri imprenditori europei coinvolti nel conflitto.
Nonostante tutto, Bugatti uscirà dalla guerra ma il povero Ettore morirà nel 1947 lasciando l’azienda ai figli. L’attività di produzione di automobili continuerà con vari modelli tra cui la Tipo 101 e la Tipo 251 ma non riuscirà mai a sfondare.
Nel 1987 l’imprenditore e finanziere Romano Artioli rilevò i diritti per la produzione di automobili con il marchio Bugatti e, dopo aver inizialmente
Bugatti – dettaglio di un cerchio
valutato l’idea di rifondare l’azienda in Francia, diede vita alla Bugatti Automobili SpA con sede a Campogalliano.
L’azienda sembrò navigare in buone acque: per questo la sorpresa fu a dir poco amara quando nel 1995 la Bugatti Automobili venne dichiarata fallita da un tribunale.
Bugatti EB110 del 1991 è un modello di fascia media, con dettagli accurati. Un bel modello in scala 1/12 da collezione.